Segnalazioni whistleblowing
Nella consapevolezza che un sistema di whistleblowing contribuisce a diffondere la cultura dell’etica e della legalità all'interno dell’organizzazione, ad incrementare la trasparenza nella gestione delle attività e ad ingenerare nel personale una maggiore partecipazione alla vita aziendale e un maggiore senso di appartenenza, grazie al superamento del timore dei dipendenti di subire ritorsioni a causa della segnalazione effettuata e all'eliminazione del rischio che la segnalazione non venga presa in considerazione, Consap ha implementato un sistema di whistleblowing per l’effettuazione delle segnalazioni previste, rispettivamente:
- dal Piano Triennale di prevenzione della Corruzione e della Trasparenza;
- dal Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. L.gs. 231/2001;
- dal Codice Etico.
In linea con le disposizione della Legge n. 179/2017, il sistema di Whistleblowing permette di gestire le comunicazioni / segnalazioni pervenute con garanzia di anonimato per i soggetti segnalanti (sia interni, sia esterni alla Società) e la massima sicurezza informatica. Tale piattaforma consente, al contempo, di interloquire con il soggetto segnalante - sia interno che esterno alla Società - e di rendicontare lo stato di avanzamento dell’istruttoria, se avviata, nel rispetto di quanto indicato dalle Linee guida ANAC in materia.
Prima di procedere con l’effettuazione di una segnalazione, invitiamo gli utenti a prendere visione della Policy Whistleblowing che illustra il funzionamento del sistema e dell’Istruzione Operativa che disciplina le modalità di gestione della segnalazione da parte del Responsabile.
Di più sul whistleblowing
Con il termine «whistleblowing», mutuato dalla tradizione giuridica anglosassone (letteralmente: to blow the whistle = suonare il fischietto), ci si riferisce ad un particolare strumento / sistema di comunicazione – e alla relativa disciplina – il cui scopo è quello di consentire di veicolare attraverso appositi canali riservati, autonomi e indipendenti, le segnalazioni di condotte illecite e/o violazioni, effettive o potenziali, da parte del personale di una organizzazione, sia essa pubblica o privata, a specifici individui o organismi (inclusi organi di polizia e autorità pubbliche) di volta in volta identificati, tutelando la riservatezza dell’identità dei soggetti coinvolti (segnalante e segnalato) e garantendo protezione contro possibili atti discriminatori o ritorsivi.
L’obiettivo di un sistema di whistleblowing è, dunque, quello di consentire all’organizzazione di venire a conoscenza dell’evento accaduto potenzialmente lesivo del proprio interesse per affrontare in tempi celeri il problema segnalato, contribuendo così alla prevenzione e al contrasto di eventuali illeciti o, comunque, alla limitazione di possibili conseguenze pregiudizievoli.
Il concetto di whistleblowing è stato inserito nel panorama giuridico italiano con la Legge 6 novembre 2012, n. 190 - Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione, come modificata dalla Legge 24 giugno 2014, n. 90, che ha inserito l’articolo 54-bis nel D. Lgs. 30 marzo 2001, n. 165 – Testo Unico sul Pubblico impiego.
La normativa sul whistleblowing in ambito pubblico è poi stata potenziata dalla Legge 30 novembre 2017, n. 179, che ha modificato il sopra richiamato articolo 54-bis D. Lgs. n. 165/2001 a seguito delle osservazioni elaborate nel 2013 nel “Rapporto OCSE sull’integrità in Italia” e della relazione dell’Unione sulla lotta alla corruzione adottata dalla Commissione europea nel 2014. La Legge n. 179/2017, inoltre, ha introdotto all’art. 6 del D.Lgs. n. 231/2001 i commi 2-bis, 2-ter e 2-quater, contemplando così l’istituzione di sistemi di segnalazione di illeciti in ambito privato, per quanto rileva ai fini della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.
Con riferimento all’ambito pubblicistico, la disciplina del whistleblowing è completata e integrata dagli interventi dell’ANAC: in particolare, la Determinazione ANAC n. 6 del 28 aprile 2015 – Linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti (c.d. whistleblowing) e la Delibera ANAC n. 690 del 1 luglio 2020 - “Regolamento per la gestione delle segnalazioni e per l’esercizio del potere sanzionatorio in materia di tutela degli autori di segnalazioni di illeciti o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro di cui all’art. 54 bis Decreto legislativo n. 165/2001” (che sostituisce la precedente versione adottata con Delibera n. 1033 del 30 ottobre 2018 e successivamente modificata con la Delibera n. 312 del 10 aprile 2019).